Niccolò Quaresima

Niccolò Quaresima è un artista visivo che lavora tra fotografia e installazione. Il suo processo creativo è intuitivo ma formalmente rigido: l’opera finale è calibrata con precisione. Quaresima è interessato fortemente ai temi della libera espressione sociale e culturale, ma la sua ricerca si pone l’obiettivo primario di forzare il medium fotografico per esplorare forme di versatilità sempre maggiori.
Laureato in Nuove tecnologie dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, ha ottenuto il Master in Fotografia e visual design presso NABA, Milano. Nel 2020 ha fondato il duo F/Q. Assistente dell’artista olandese Anouk Kruithof, collabora con l’università di Losanna ECAL per progetti di ricerca tra fotografia e design.

In vetrina:

Generazione di città

Il lavoro Generazione di città consiste in una cartografia a pois della città di Milano disegnata durante il mese di Agosto. Scelti determinati punti specifici della città, l’autore percorre e misura  le temperature del suolo metro quadrato per metro quadrato fino a coprire un’area circolare di  raggio un chilometro. Queste misurazioni, effettuate in zone dove è chiaro il binomio termico  asfalto/aree verdi, vengono poi trasformate in fotografie termiche partendo dai data termici e di  geolocalizzazione. Le immagini prodotte sono stampate su lastre di plexiglass che l’autore  manipola e distorce, segnando così lo scioglimento di queste mappe e incidendovi la sensazione  di frustrazione e nervosismo dovuti all’impossibilità di lasciare la città in estate.

Il lavoro, composto da quattro dischi di diametro circa 80cm da una parte evidenzia le  difficoltà della generazione tardo millennial nel vivere al passo con l’inflazione capitalistica,  dall’altro ragiona sul tempo di costruzione delle immagini e sulla sottile differenza tra immagine  generata e fotografia. Se queste immagini spot di Milano fossero state fotografate con un drone e  una fotocamera termica sarebbero più verosimili? Costruire l’immagine attraverso un atto  performativo molto più vicino all’esperienza quotidiana di chi ad Agosto è in città, non risulta essere più realistico? 

Nello specifico della mostra collettiva Tales from the Inside_out: the look through I plexiglass  vengono accoppiati/sdoppiati nella vetrina di fronte da quattro stampe su pvc trasparente che  ricordano forme umane. Si tratta in questo caso di un’altra tipologia di azione performativa:  l’artista ritorna nei punti centrali di ogni plexiglass, questa volta con tessuti sensibili al calore.  Stesi per terra i tessuti, Quaresima vi si sdraia lasciando l’impronta di se stesso che viene  immediatamente fotografata (per poi essere successivamente stampata su materiale plastico). Se i plexiglass presentano meticolosità, calcolo matematico e precisione, le quattro sindoni segnano  il rapporto quotidiano dell’artista a con-tatto con la città e le sue piazze: come impronte di corpi,  fossilizzate all’istante nel pvc.