ECÒL
ECÒL è uno studio di architettura, spazio pubblico e brand identity.
Sviluppiamo strategie ed estetiche non convenzionali in risposta ad istanze ed esigenze della contemporaneità. Ciò che ci guida è il desiderio di creare nuovi domini d’espressione interattivi e
sorprendenti.
Crediamo in un approccio generoso, ovvero nella volontà di massimizzare il potenziale intrinseco di ogni progetto. Siamo costantemente affascinati dalle diverse culture e persone del mondo, perciò sempre alla ricerca di una nuova iconografia ricca di simbolismo e significato. Usiamo la geometria come strumento di lettura e misura intuitiva dei comportamenti umani e per innescare interazioni sociali.
Il lavoro di ECÒL si estende dalle competizioni internazionali a progetti di architettura e spazio pubblico.
Lo studio ha ricevuto come riconoscimento del proprio lavoro, il Premio Architettura Toscana (per le edizioni 2017 e 2019) e il premio Gubbio 2018 rilasciato da ANCSA.
Il progetto in vetrina:
The city of feelings
The city of feelings è una mappa immaginaria.
Il disegno rappresenta i sentimenti, i gesti e le intenzioni messi in scena dai nostri movimenti e dal nostro incedere sulla terra.
Ad ogni gesto corrisponde una piccola variazione del disegno che nel complesso si lega in un tribale universale.
Il disegno è costruito secondo una logica centrifuga che vede al centro il singolo individuo, il quale allontanandosi dal nucleo, genera un’intelaiatura di relazioni con gli esseri che lo circondano.
The city of feelings rappresenta un frammento ridotto di una mappa tendenzialmente infinita che in questa istanza inquadra un periodo specifico: quello della quarantena.
Dunque, In questa declinazione, si legge la ripetitività delle azioni, il limitato e regimentato contatto umano e la totale mancanza di espressione pubblica.
La mappa è un promemoria di come l‘ambiente che ci circonda possa cambiare drasticamente e quasi istantaneamente cadere nel silenzio.
Il messaggio parla di spazio pubblico e privato, di libertà e di connessione, di come queste condizioni, considerate fino a ieri dovute e immutabili, oggi diventino valori da tutelare e incentivare attraverso il nostro lavoro.