Collettivo DAMP
Il gruppo fondato nel 2017 da Alessandro Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò, Adriano Ponte, si riunisce attorno ad alcuni nuclei tematici che spaziano dal concetto di attraversamento a quello di sospensione, dall’altrove all’autorialità, fino all’incontro tra singolo e molteplice. Il DAMP ha realizzato diverse installazioni site-specific, come Pixel, un gioco di riflessi che ricompone l’immagine di una chiesa sconsacrata, e Deriva, un oggetto galleggiante che fluttua sull’acqua, trovando di volta in volta una sistemazione che non è possibile prevedere. La formula più congeniale alla ricerca del collettivo sembra essere quella della residenza d’artista: Sussulti, Palomonte (SA); Impronte, Raccolta Lercaro, Bologna; The State of the City, Rotterdam (NL). Nel 2019 DAMP prende parte alla residenza condivisa Vicinanze curata da Chiara Arturo e Cristina Cusani presso il MACRO Asilo di Roma, per portare la loro visione sulla tematica del Mediterraneo come luogo di attraversamento.
Il progetto in vetrina
Ediacara
Bisogna chiedersi se tutto ciò che si fa in questa vita avrebbe le stesse caratteristiche di bellezza e significanza senza la consapevolezza che si tende a una linea finale, a un confine, a un limite.
White Noise – Don DeLillo
C’è stato un momento nella storia del pianeta in cui la vita consisteva nel fluttuare nelle sostanze da cui si traeva nutrimento. Era il Precambriano, popolato dalla cosiddetta fauna di Ediacara. Tali organismi hanno lasciato dietro di sé quasi nulla: le loro tracce più che parlarci, ci tacciono di uno dei possibili destini del pianeta. Tentiamo di replicare questo vivere sfumato. Consegnandoci alla passività, vorremmo trasudare silenzio ad ogni respirazione; interrompere ogni possibile discendenza che ci collega a un ipotetico futuro; ridurre la nostra impronta a una decompressione nella roccia e a qualche molecola di colesterolo. Divenire nulla.
Materiali: agar, terra rossa per formatura (molding sand).