Alberto Rota

Alberto Rota (1997) nel 2019 prende parte alla residenza artistica UnPae a cura di Andrea Croce. Partecipa alla seconda e terza edizione del premio Surprize ospitato dal Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e promosso dall’Accademia di Belle Arti di Urbino dove frequenta il corso di Decorazione e Arti Visive. Nel 2021 espone alla mostra “Nei sogni cominciano le responsabilità” a cura di Alberto Zanchetta.

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Alberto Rota (1997) in 2019 took part at residency UnPae curated by Andrea Croce. He participated at second and third edition of Surprize, a prize hosted by Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro and promoted by the Academy of Urbino where he is studying Visual Arts. In 2021 he exhibited at the show “Nei sogni iniziano le responsabilità” curated by Alberto Zanchetta.

Il progetto in vetrina:

“Figure a vita bassa” è un progetto che tenta di ritrarre un sentire epidermico, indossabile e labile della vista. Traendo spunto dalla figura dell’angelo i vari lavori concorrono ad una messa in posa di gesti che riorganizzano il corpo in un sentire rovesciato -guardo il cielo con i trillici-, siamo portati alla sfocatura dell’apparizione, all’erronea messa a fuoco.

In una vetrina sono proposti due differenti dispositivi dello sguardo che ci introducono ad un diverso atteggiamento della vista. Nella seconda vetrina pelli, indumenti e luccichii tentano di ricostruire un’anatomia confusa di buffe figure sensibili. Attraverso un ritmo non cadenzato di dentro e fuori, sotto e sopra lo spettatore è invitato ad entrare in un’atmosfera noiosa e leggera.

Lenti, a contatto, 2021, impronte digitali in paraffina pigmentata, cera, dimensioni variabili.

Spaiati ma vicini, 2022, calzini, filo, stringhe, paraffina, tg. 45

Appunti di pelle e antenne, 2022, stampe fotografiche su carta, cornici. 

UNDICIDECIMI su di te, 2021, naso in plastilina, montatura optometrica, dischi in cotone, filo, 17x12x5 cm.

(stratificato di abbracci), 2022, camicie, filo, cuciture, tubo in metallo, dimensioni variabili.

PUTT*NI, tubo in metallo, mollette, mutande ricamate, dimensioni variabili.

The project:

“Figure a vita bassa” is a project that attempts to portray an epidermal, wearable and fleeting feeling of sight. Inspired by the figure of the angel the works contribute to a posing of gestures that reorganize the body in an upside-down feeling.

In the first showcase are proposed two different eye devices that introduce us to a different attitude of sight. In the second window skins, clothes and sparkles attempt to reconstruct a confused anatomy of funny sensitive figures. Through an unspecified rhythm inside and out, below and above the spectator is invited to enter in a boring and slight atmosphere.We are led to the blurring of the appearance and to the erroneous focusing.